Lo afferma Domenico Letizia, co-fondatore della lista radicale “Caserta No Caste”. “Caserta – continua Letizia – è stata definita tra le città più noiose della Campania, e chi vive la città è consapevole di ‘crescere’ in uno spazio o estremamente silenzioso o estremamente caotico creato solo per consumare e abitare, con possibilità di socializzazione pari a zero. Una Città Totalitaria, retta e composta da palazzi, cemento, polveri e piani urbanistici volti solo e in malo modo alla gestione del piano traffico cittadino, senza dimenticare l’incubo di questo comune, le strisce blu. La mia proposta è quella di lanciare una discussione dibattito o una giornata studio sull’argomento, da intitolare‘Urbanistica Situazionista a Caserta’ perché la città ha bisogno di ‘Situazioni’ ove vivere, socializzare, comunicare, spazi pubblici e privati fuori dalla logiche del consuma e abita, apertura a proposte di autogestione cittadina partendo dai propri quartieri e frazioni. Questo è l’appello che lancio ai cittadini, architetti e appassionati, l’unico modulo di adesione che chiedo è la creatività. Sviluppiamo idee su orti pubblici per recuperare spazio nella città, vivibilità sostenibile, comitati di quartiere, cultura di “strada” e tolleranza per l’individuo e il suo muoversi nelle pianificazioni urbanistiche. Un’urbanistica situazionista per tornare a vivere ogni situazione di questa noiosissima città”.
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