sabato 7 novembre 2009

GIZZI E IL DOVERE DELLE IDEE

Sarai mica un architetto di quelli attenti alle preesistenze, che vede anche nei silos, nei capannoni di archeologia industriale la testimonianza del lavoro dell’uomo e dello sviluppo della società? VorresTi mica che la soprintendenza venisse interessata prima e non a concorsi banditi e a cose fatte? VorresTi mettere bocca sull’operato delle “archistar” che hanno assicurato restyling e fashion nel disegno del massiccio intervento sulla costa napoletana? Ma dico, come Ti viene in mente di impuntarti contro l’abbattimento dei Magazzini, tra l’altro tutelati, se al porto serve spazio? Quando si parla di strutture ricettive ex novo perché metti in mezzo le “opportune bonifiche” delle aree ex Sofer – Cantieri Armstrong a Pozzuoli e addirittura ipotizzi interventi di riuso come se testimonianze industriali del 1885 avessero ancora valore per qualcuno? Sarai mica ambientalista? Avrai mica un’idea diversa da quella di ricoprire la costa da Posillipo a Baia –città sommersa compresa- di imbarcazioni rumorose ed inquinanti ma tanto utili per arrembare in assoluta libertà le isole del golfo? Sarai mica uno spregiudicato intellettuale che crede in un sano connubio tra azione conservativa e innovazione? E poi ci parli dell’esempio di Reykjavik, dove in un’ex fabbrica è nato un grand hotel termale, ma dove sta Reykjavik, al polo nord? Noi napoletani siamo abituati alle luminarie, anche se magari le strade restano buie per il resto dell’anno, ci piace il festone fiaccolato, invece Tu critichi “l’imbellettamento da panem et circenses” del Real Albergo dei Poveri, dove in assenza di fondi per un restauro complessivo è però già pronto un progetto comunale per l’illuminazione della facciata e dici «A che serve utilizzare i fondi per l’illuminazione se non si curano prima i dissesti, se non si effettua una manutenzione continua e programmata?». Manco fossimo a Parigi o a Salisburgo…
Vorrai mica mettere bocca sulla delibera che cambia il Piano di Bagnoli portando 700 alloggi in più passando da 410 mila a 626 mila metri cubi? Che non Ti venga in mente di prendere la macchinetta fotografica e scovare abitazioni vuote, quartieri degradati e bisognosi di indifferibili interventi di recupero, alloggi bassi da far sparire una volta per tutte, monumenti e patrimoni in via di estinzione per incuria…
E poi, anche se l’Avvocatura dello Stato con autorevole parere Ti da ragione, perché pretendi procedure corrette e trasparenza negli atti per qualche caserma semiabusiva a Ischia o qualche centinaia di richieste di condono edilizio per «immobili edificati in aree sottoposte a vincolo» e «in assenza del preventivo parere della soprintendenza»? Non senti invocare a gran voce la norma del superiore interesse nazionale?
Caro architetto Gizzi, noi di Coordinamento Architetti e tanti altri colleghi campani non abbiamo interessi ma ci interessiamo molto e lo diciamo papale palale come parla lei: Tu sei pazzo e a noi i pazzi (e non i pazzarielli) ci piacciono. Siamo con lei.

Luciano Marini




SUPERSANTOS, il corto vincitore del Premio Ischia Corti d'Architettura, in attesa ... del premio!


PREMIO IN PALIO: IL CACHISSO D'ORO

PREMIO IN PALIO: IL CACHISSO D'ORO