sabato 12 dicembre 2009

Gallione, lettera aperta a Berlusconi

Lettera aperta al Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi.

Illustre Presidente,

Onorare le vittime della recente tragedia abruzzese o di quella messinese non può significare non solo essere solerti ed ben organizzati nelle emergenze, ma predisporre piani pluriennali affinché si riducano al massimo i danni degli eventi sismici o idrogeologici.

Accanto quindi alla ottima prova della Protezione Civile occorrono programmi architettonici ed urbanistici che garantiscano il diritto primario dei cittadini alla "sicurezza dell'abitare".

La geografia del nostro paese unisce straordinarie bellezze paesaggistiche ad una geologia complessa; l'intervento dell'uomo non può più pertanto essere disordinato e originato prevalentemente dalla speculazione e dal consumo di nuovo territorio come lo è stato negli ultimi sessant'anni.

Gli architetti italiani vogliono essere parte attiva e propositiva di quelle forze riformatrici del paese che intenderanno rapidamente porre mano ad un piano di tutela e consolidamento dei nostri centri antichi e, soprattutto, di ricostruzione del patrimonio edilizio postbellico che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza architettonica, urbanistica e strutturale.

Occorre una rinnovata unità di intenti legislativa tra le istituzioni statali, regionali e comunali; occorre una sforzo economico del comparto pubblico, ma soprattutto incentivi che promuovano l'intervento privato; occorre una responsabile accelerazione e semplificazione delle procedure amministrative; occorre investire nella ricerca architettonica e tecnologica per affrontare nuove problematiche strutturali ed energetiche.

Occorre quindi riattrezzare il sistema paese per "rottamare" gli ultimi decenni di spreco, di inefficienza, di pericolosa spazzatura edilizia e ridare al paese bellezza, sicurezza e dignità.

Occorre un nuovo concetto di riforma urbanistica che non continui a governare il brutto, ma che incominci a programmare un vero massiccio sviluppo del contenimento dei consumi energetici, che affronti l'emergenza sismica e geologica, che ridia un senso civile e dignitoso alle periferie delle nostre città.

Una grandissima parte dei 90 milioni di nuovi vani costruiti nel dopoguerra, sui 120 esistenti nel paese, hanno drammaticamente bisogno di tutto questo.

Accanto ad alcune fondamentali infrastrutture, questa è la vera grande e prioritaria "Opera" di cui ha bisogno il nostro paese.

Questa è una grande ed irrinunciabile occasione per l'industria e l'economia del nostro paese, così come lo sarebbe per la ricerca scientifica ed accademica e per le tante professionalità coinvolte.

Questo "New Deal" di ricostruzione di parte del nostro paese può essere quel piano di riforme economiche e sociali che ridà senso e dignità allo Stato, che ridà utilità sociale alla finanza, che ridà infine ai cittadini il diritto primario alla "sicurezza dell'abitare".

Gli architetti italiani vogliono essere in prima linea in questo piano e sosterranno tutte le proposte, alcune delle quali in parte già in Parlamento, che affronteranno questa grande Opera.

Massimo Gallione

Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

domenica 6 dicembre 2009

TERRA - CONVEGNO NAZIONALE SUL CONSUMO DEL SUOLO

Il 18 dicembre 2009, presso l'agriturismo Porta Sirena, a Paestum si terrà un convegno nazionale, promosso da Legambiente Campania e dal Comitato cittadino Stazionati di Paestum, sul tema della difesa del suolo e del territorio dalla cementificazione selvaggia.

Il convegno ospiterà, fra i relatori il Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Domenico Finiguerra, ormai famoso in tutt'Italia per aver adottato un Piano Regolatore che non prevede nuovi insediamenti urbanistici, ma punta sul recupero dell'esistente attraverso le tecnologie dell'architettura sostenibile a basse emissioni.

L'argomento del convegno è quanto mai attuale se si considera tutto il dibattito che si sta sviluppando anche in Campania sulle regole che guideranno il cosiddetto "Piano Casa".

Le Associazioni promotrici ritengono che riconvertire, ristrutturare, adeguare alle normative antisismiche e del risparmio energetico, i volumi esistenti residenziali e produttivi, nonché le aree agricole, potrà rilanciare l'economia dei territori. Sarà un investimento per il futuro, per il turismo, per la cultura.

La campagna "Stop al consumo del territorio" lanciata dall'amministrazione Finiguerra, conta più di diecimila aderenti e oltre duecento associazioni aderenti sul territorio nazionale.

Il convegno vuole quindi lanciare un'azione interlocutoria con le istituzioni affinché prendano coscienza del fatto che il territorio non è infinito e non è riproducibile e che le nuove generazioni hanno diritto ad un vita sana in un ambiente che conservi armonia e bellezza.

A Capaccio-Paestum da 7 anni si è dato incarico per la realizzazione del nuovo PUC, senza aver mai attuato quello esistente, elaborato dal professore Airaldi. Un piano all'avanguardia che aveva tutelato vaste aree del territorio agricolo e collinare e che aveva individuato una nuova viabilità per allontanare definitivamente il traffico dall'area archeologica.

Nonostante a Paestum siano arrivati finanziamenti europei per circa 50 milioni di euro, l'area è rimasta degradata e addirittura deturpata da grossolani interventi pubblici che non hanno tenuto conto della bellezza dei luoghi, della funzionalità della viabilità e del parere dei cittadini, dei comitati, di tutte le associazioni culturali e ambientaliste che hanno sostenuto una battaglia di civiltà e di bellezza.





SUPERSANTOS, il corto vincitore del Premio Ischia Corti d'Architettura, in attesa ... del premio!


PREMIO IN PALIO: IL CACHISSO D'ORO

PREMIO IN PALIO: IL CACHISSO D'ORO