Stiamo cercando riorganizzare il blog. Questa sezione ospita gli interventi che riguardano la condizione di architetto nell'Italia di oggi. Posta i tuoi commenti a riguardo qui sotto.
25 commenti:
Anonimo
ha detto...
Non scherzate: ormai lo Stato è in braghe di tela. Senza privati non si batterebbe chiodo. Che poi i privati debbano essere sorvegliati è un altro fatto,come dire un altro paio di .......brache. Franco Levi
Buona sera a tutti. C'è maretta anche nei Beni Culturali. Si stanno dimettendo in blocco o in "paranza" come si suol dire. Che ne pensa il popolo del blog?
E uno tzunami! Si sono dimessi tutti. Il 4 marzo verranno ricevuti dal Ministro. Pare che i tagli economici alla Tutela siano feroci. E lo scavalco nelle decisioni sia diventato sistematico. Tema in evoluzione. Ma c'è poi quello della privatizzazione dei Beni Culturali che è un tema importante. La gestione dei Beni culturali che io sappia sta passando nelle mani di Privati. E' già così' per alcuni siti. Ma restauri e manutenzioni straordinarie restano a carico dello Stato. Almeno io questo ho capito.
Vedete che mi sollecitate? la paranza, la danza, la finanza... e allora io dico: la Mattanza dei Beni Culturali. A parte il gioco di parole credo che sia così perchè i Beni sono ancora vivi: ovviamente penso molto male della privatizzazione, ma per motivi opposti a quelli che superficialmente si possa pensare: non credo sia un male in assoluto. Credo sia un male per il tipo di privatizzazioni che si stanno attuando. Si privatizzano i profitti e non i costi e non va bene. Le società di gestione divengono le destinatarie uniche di fondi ed operano in house restauri, manutenzioni e gestioni. Non è tollerabile a mio giudizio.
Gentili colleghi, sono un architetto napoletano quarantenne e nel giugno scorso partecipo al concorso PREMIO ISCHIA “CORTI DI ARCHITETTURA” indetto da Ordine di Napoli, ANGIA, Comuni dell’isola di Ischia e dalla Scuola di Cinema di Roma, scadenza 30 giugno. Montiamo in fretta, spediamo entro data utile e passiamo oltre. Il corto si chiama “Supersantos” e narra la città attraverso gli occhi di due ragazzini – Marco di 6 anni e Daniele di 9 anni- che vagano alla ricerca di un posto dove tirare due calci ad un pallone in santa pace. Per puro caso, cercando notizie in merito all'esito del concorso perché trascorso il termine entro cui comunicare il risultato dei lavori della giuria, veniamo a sapere a metà settembre che il bando era stato intanto modificato e la scadenza prorogata al 3 settembre. Passato lo stupore, ad ottobre ricevo una telefonata da un amico giornalista di Ischia che chiede di intervistarmi in quanto vincitore del primo premio. Resto evidentemente stupito, e siamo a due, perché ogni riferimento al concorso era sparito da tutti i siti dei banditori e nessuna comunicazione avevo ricevuto in merito e resto stupefatto (una sensazione questa evidentemente inclusa, a mia insaputa, negli obbiettivi del concorso) ancor più del giornalista stesso quando mi chiede di motivare la mia assenza alla cerimonia di premiazione avvenuta con una bella festa in un noto locale dell’isola. Dopo diversi tentativi andati a vuoto – l’ordine e la scuola nulla sapevano, Angia non era contattabile, i Comuni dell’isola mi passavano i vigili urbani - ricevo via mail, su mia richiesta, conferma da Angia che, sì avevo vinto, ma il premio (corrispondente alla cifra di 1.000,00 euro) non era disponibile in quanto - trascrivo testuali parole - “Siamo ancora in attesa del versamento da parte dell´Ordine degli Architetti. Venerdi abbiamo un´incontro con loro per cercare di accelerare quanto prima l´erogazione. Non appena avremo notizie, l´Angia la contatterà.” "ok, nulla da dire e resto in attesa" Si avvicina nel frattempo Natale...cioè Babbo Natale...ed i bambini, ai quali giustamente era stato promesso il meritato premio, incalzano, ma aimè il premio non compie la bella sorpresa di presentarsi in tempo per lo spacchettamento natalizio. E allora do fondo alle esigue riserve e via con due consolle di nuova generazione, dove farli sfogare almeno con lo sport virtuale. A gennaio ricontatto l’ordine ma ad oggi...provate ad indovinare?...Bravi, risposta giusta... Da allora non ho ancora ricevuto nessuna notizia propizia da parte dell'Ordine al quale comunque rinnovo sempre la mia assoluta fiducia nel rappresentare la mia professionalità e nel tutelare i miei diritti, forte della stima che nutro per persone a cui mi sono in passato rivolto e che mi hanno dimostrato gentilissima disponibilità ed indubbia competenza".
Gentile Armando, le ruberò qualche minuto per spiegarle quello che so della faccenda.Appresi del meritorio Premio Ischia a mezzo internet. Me ne meravigliai giacchè l'Ordine figurava tra i soggetti promotori e l'indirizzo cui inviare gli elaborati coincideva con quello della nostra sede. Mi sarei aspettata una consultazione consiliare preventiva; anche rapida che non ci fu. Mi fu detto che l'iniziativa faceva capo all'Angia e pertanto il nostro ruolo risultava del tutto marginale: c'era, in sostanza poco da discutere: si era inteso incoraggiare una iniziativa culturale. Nè più nè meno. Intorno al mese di novembre chiesi come fosse andato il Premio e chi avesse vinto. Mi riferirono in consiglio i nomi dei vincitori. Intanto le foto dell'allegra serata di premiazione cominciarono a circolare; il tutto ambientato "nella splendida cornice della Torre di Michelangelo a Ischia" così come promesso. Considerando conclusa- e nel migliore dei modi-la faccenda, devo dire, che del Premio Ischia, mi dimenticai del tutto. Fino a tempi molto recenti in cui mi fu segnalato che, purtroppo, a lei il Premio Ischia di euro 1.000 non era stato mai corrisposto. Il che mi parve, francamente- devo dirglielo-,incredibile. A quel punto sono tornata in consiglio e ho aspettato il momento delle "comunicazioni"; per essere sintetica e risparmiare fiato ho mostrato una copia del suo bel lavoro e semplicemente ho detto che il debito mi risultava, allo stato, inevaso. Mi hanno comunicato che quello stesso giorno era stato recapitato e protocollato presso di noi un rendiconto spese da parte dell'Angia. Mi è stato detto, inoltre, che le avrebbero recapitato immediatamente il dovuto. Gentile Armando, io non so più a questo punto, se i pochi soldi glieli debba l’ Angia o L'Ordine. So che lei ne ha diritto e che i primi soldi che si mettono da conto quando si lanciano iniziative del genere, sono proprio quelli dei Premi. Perchè hanno un significato importante, perchè premiano l'impegno, la partecipazione, le creatività. Atteggiamenti diversi destano serissime preoccupazioni: troppi premi in Italia servono a dare visibilità a chi li organizza perdendo di vista l’obiettivo principale per cui si mettono in piedi. Che dirle di più ? Io continuo a chiederli per lei, come è giusto che sia e mi assumo l'impegno di questo risultato. Sarei onorata se volesse inviare a noi una copia del suo lavoro per ospitarlo all'interno del nostro Blog. Siamo frequentati, sà. C'è tanta gente perbene in giro. Antonella Palmieri
Eccomi, oggi vi seguo a distanza perchè c'ho da fare. Il Fumus... ecco, il fumus della faccenda è da Milleunanotte, Oriente...Notti magiche, spezie, pro-fumi...promesse negate, attese tintinnio di euro. Manca solo Alì Babà: o ci sta?
Gentile coordinamento, vorrei aggiungere qualche riflessione personale in merito alla nota di Armando Minopoli sulla questione “Supesantos” e “Premio Ischia Corti d’Architettura”. Premetto che con Armando e Pietrovaldo Delle Donne sono coautore del corto e insieme a loro ho condiviso stupore e perplessità nella sequenza degli eventi ben descritta nel commento. Quello che non mi stupisce affatto è la mancanza di attenzione posta ai film premiati. Considerando il fatto che pare ci sia stata un’accesa discussione in sede di giuria, mi sarei aspettato un minimo di dialogo che pure è scaturito in altri ambiti in cui il corto è stato visto. I temi ci sono e sono tanti: le periferie, quelle storiche e i quartieri di nuovo impianto che nonostante lo sforzo dei progettisti non realizzano civitas, la città storica che malgrado gli acciacchi e la trascuratezza ancora accoglie e permette un minimo di relazione umana, le nuove centralità rappresentate esclusivamente dai mall, da centri commerciali e direzionali nei quali si vaga alla ricerca di una dimensione urbana negata per regolamento di attuazione, le aree in trasformazione, dove il recupero e lo sviluppo cedono il passo alla sequela di decisioni alterne ed alla dissipazione di interventi urgenti e provvisori… Forse si dice troppo ma il film è praticamente muto, girato in presa diretta, un breve dialogo tratto da Giacomo Ricci pone l’accento sull’essere sradicati, sul non riconoscersi più negli spazi di vita, sulla paura di trovarsi di fronte al senso ultimo della condizione esistenziale, di sentirsi in conflitto permanente. E no, gli Architettinapoletani non parlano di queste cose che forse interessano solo i comuni cittadini o gli antropologi, le pubblicazioni patinate dell’ordine seguono il luccichio in passerella delle archistar o aspiranti tali e poco altro. Pur continuando a pagare l’iscrizione, ho smesso di sfogliare il “Denaro” e ho inserito il mittente dei milionari corsi di aggiornamento nella posta indesiderata. Questi erano i contatti con il mio istituto di rappresentanza professionale.
La periferia, gentile Luciano, è, come lei sa, dolente. Occorre parlarne solo quando si tenta di riqualificarla e con gli scarsi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per il resto l'emarginazione non è elegante nè patinabile. E' dura, sà di cibi a basso costo, di denti cariati,profumi falsi, di smalto sbeccato, di gente che parte la mattina e torna la sera più povera di prima, di premio mancato. Fà scena per una sera.
tema irsuto e babelico caro coordinamento, tu lanci- Noi, come trasformatori del territorio, facciamo parte di un sistema con regole truccate e se il marchingegno diabolico non viene azzerato (esploda sansone con tutti i filistei!!!)n-o-n- n-e -u-s-c-i-a-m-o. Tabula rasa,si, TABULA RASA! p.s.(...io preferisco la guerra al solito andazzo e quindi se si organizzi una forma clamorosa di protesta io ci sto).
ho una sorella avvocato: direte voi non è una gran notizia. Non lo è però è utile; le ho chiesto di verificare alcuni bandi ed alcuni avvisi di formazione elenco professionisti alla luce di quanto prevede la legge( codice appalti). Lei mi dice, con una certa veemenza, che molti di questi bandi e molti di questi avvisi non rispondono alla Legge; Per intenderci mi dice che sotto la sogia dei 20mila euro le procedure di affidamento messe in piedi sono in realtà non conformi; che sopra questa soglia va bene anche il max ribasso ma le offerte anomale devono essere tagliate, così come si fà con le imprese: mi dice inoltre che la legge prevede un criterio di Proporzionalità nella richiesta dei requisiti che non può essere interpretato a piacere e che l'autorità di vigilanza ha chiarito questi aspetti in alcune circolari. Si chiede e mi chiede perchè non insorgiamo contro le applicazioni errate della Legge che ogni giorno mangiano un pezzetto del nostro futuro professionale e del budget familiare.Io penso che abbia ragione ma, come dire, chiedo conforto.Perchè non apriamo un commento sugli articoli cruciali del codice appalti e verifichiamo insieme se lela legge(che già è quello che è) viene allegramente disattesa senza che nessuno se ne occupi? Saluti e complimenti per il concorso Trevi che mi ha fatto ridere di gusto. Grazie mariella
Io so per certo che gli elenchi devono essere resi pubblici e consultabili da tutti e devono essere aggornabili con cadenza almeno semestrale. Già questa è una cosa che accade raramente.e non me lo ha detto l'uccellino.Coordinamento attivati! Costruiamo una task-force. Così non si può andare avanti. Ogni amministrazione fà come gli pare, richiama articoli della legge buoni per tutte le stagioni e procede.OH! le regole valgono per tutti.E non è possibile che tra poco scrivano anche se il progettista debba avere l'occhio azzurro o il membro d'oro. Gianluca
Ma nel decalogo del Prestinenza non c'è scritto che i Premi ai concorsi si devono dare? Mi risulta presente anche lui nella "Magica cornice della Torre di Michelancelo"! o no?
Luca ti sei collegato da poco Eh! E vabbè meglio tardi che mai. L'hanno vinto ma i mille euri non li hanno avuti e non si sa perchè? ne sai qualche cosa' Se hai informazioni precise dalle a Minopoli e friends
25 commenti:
Non scherzate: ormai lo Stato è in braghe di tela. Senza privati non si batterebbe chiodo. Che poi i privati debbano essere sorvegliati è un altro fatto,come dire un altro paio di .......brache.
Franco Levi
..........Mutatis Mutandis...
Buona sera a tutti. C'è maretta anche nei Beni Culturali. Si stanno dimettendo in blocco o in "paranza" come si suol dire.
Che ne pensa il popolo del blog?
27 febbraio 2009 17.41
E uno tzunami! Si sono dimessi tutti. Il 4 marzo verranno ricevuti dal Ministro. Pare che i tagli economici alla Tutela siano feroci. E lo scavalco nelle decisioni sia diventato sistematico.
Tema in evoluzione.
Ma c'è poi quello della privatizzazione dei Beni Culturali che è un tema importante. La gestione dei Beni culturali che io sappia sta passando nelle mani di Privati. E' già così' per alcuni siti. Ma restauri e manutenzioni straordinarie restano a carico dello Stato. Almeno io questo ho capito.
27 febbraio 2009 17.55
Vedete che mi sollecitate? la paranza, la danza, la finanza...
e allora io dico: la Mattanza dei Beni Culturali.
A parte il gioco di parole credo che sia così perchè i Beni sono ancora vivi: ovviamente penso molto male della privatizzazione, ma per motivi opposti a quelli che superficialmente si possa pensare: non credo sia un male in assoluto. Credo sia un male per il tipo di privatizzazioni che si stanno attuando. Si privatizzano i profitti e non i costi e non va bene.
Le società di gestione divengono le destinatarie uniche di fondi ed operano in house restauri, manutenzioni e gestioni. Non è tollerabile a mio giudizio.
27 febbraio 2009 18.25
Gentili colleghi,
sono un architetto napoletano quarantenne e nel giugno scorso partecipo al concorso PREMIO ISCHIA “CORTI DI ARCHITETTURA” indetto da Ordine di Napoli, ANGIA, Comuni dell’isola di Ischia e dalla Scuola di Cinema di Roma, scadenza 30 giugno. Montiamo in fretta, spediamo entro data utile e passiamo oltre.
Il corto si chiama “Supersantos” e narra la città attraverso gli occhi di due ragazzini – Marco di 6
anni e Daniele di 9 anni- che vagano alla ricerca di un posto dove tirare due calci ad un pallone in santa pace.
Per puro caso, cercando notizie in merito all'esito del concorso perché trascorso il termine entro cui comunicare il risultato dei lavori della giuria, veniamo a sapere a metà settembre che il bando era stato intanto modificato e la scadenza prorogata al 3 settembre. Passato lo stupore, ad ottobre ricevo una telefonata da un amico giornalista di Ischia che chiede di intervistarmi in quanto vincitore del primo premio. Resto evidentemente stupito, e siamo a due, perché ogni riferimento al concorso era sparito da tutti i siti dei banditori e nessuna comunicazione avevo ricevuto in merito e resto stupefatto (una sensazione questa evidentemente inclusa, a mia insaputa, negli obbiettivi del concorso) ancor più del giornalista stesso quando mi chiede di motivare la mia assenza alla cerimonia di premiazione avvenuta con una bella festa in un noto locale dell’isola.
Dopo diversi tentativi andati a vuoto – l’ordine e la scuola nulla sapevano, Angia non era contattabile, i Comuni dell’isola mi passavano i vigili urbani - ricevo via mail, su mia richiesta, conferma da Angia che, sì avevo vinto, ma il premio (corrispondente alla cifra di 1.000,00 euro) non era disponibile in quanto - trascrivo testuali parole - “Siamo ancora in attesa del versamento da parte dell´Ordine degli Architetti. Venerdi abbiamo un´incontro con loro per cercare di accelerare quanto prima l´erogazione. Non appena avremo notizie, l´Angia la contatterà.”
"ok, nulla da dire e resto in attesa"
Si avvicina nel frattempo Natale...cioè Babbo Natale...ed i bambini, ai quali giustamente era stato promesso il meritato premio, incalzano, ma aimè il premio non compie la bella sorpresa di presentarsi in tempo per lo spacchettamento natalizio. E allora do fondo alle esigue riserve e via con due consolle
di nuova generazione, dove farli sfogare almeno con lo sport virtuale.
A gennaio ricontatto l’ordine ma ad oggi...provate ad indovinare?...Bravi, risposta giusta...
Da allora non ho ancora ricevuto nessuna notizia propizia da parte dell'Ordine al quale comunque
rinnovo sempre la mia assoluta fiducia nel rappresentare la mia professionalità e nel tutelare i miei diritti, forte della stima che nutro per persone a cui mi sono in passato rivolto e che mi hanno dimostrato gentilissima disponibilità ed indubbia competenza".
Cordiali saluti,
Armando Minopoli
27 febbraio 2009 22.18
Gentile Armando,
le ruberò qualche minuto per spiegarle quello che so della faccenda.Appresi del meritorio Premio Ischia a mezzo internet. Me ne meravigliai giacchè l'Ordine figurava tra i soggetti promotori e l'indirizzo cui inviare gli elaborati coincideva con quello della nostra sede. Mi sarei aspettata una consultazione consiliare preventiva; anche rapida che non ci fu. Mi fu detto che l'iniziativa faceva capo all'Angia e pertanto il nostro ruolo risultava del tutto marginale: c'era, in sostanza poco da discutere: si era inteso incoraggiare una iniziativa culturale. Nè più nè meno.
Intorno al mese di novembre chiesi come fosse andato il Premio e chi avesse vinto. Mi riferirono in consiglio i nomi dei vincitori. Intanto le foto dell'allegra serata di premiazione cominciarono a circolare; il tutto ambientato "nella splendida cornice della Torre di Michelangelo a Ischia" così come
promesso. Considerando conclusa- e nel migliore dei modi-la faccenda, devo dire, che del Premio
Ischia, mi dimenticai del tutto. Fino a tempi molto recenti in cui mi fu segnalato che, purtroppo, a
lei il Premio Ischia di euro 1.000 non era stato mai corrisposto. Il che mi parve, francamente- devo dirglielo-,incredibile.
A quel punto sono tornata in consiglio e ho aspettato il momento delle "comunicazioni"; per essere sintetica e risparmiare fiato ho mostrato una copia del suo bel lavoro e semplicemente ho detto che il debito mi risultava, allo stato, inevaso. Mi hanno comunicato che quello stesso giorno era stato recapitato e protocollato presso di noi un rendiconto spese da parte dell'Angia. Mi è stato detto,
inoltre, che le avrebbero recapitato immediatamente il dovuto.
Gentile Armando, io non so più a questo punto, se i pochi soldi glieli debba l’ Angia o L'Ordine.
So che lei ne ha diritto e che i primi soldi che si mettono da conto quando si lanciano iniziative del genere, sono proprio quelli dei Premi. Perchè hanno un significato importante, perchè premiano l'impegno, la partecipazione, le creatività. Atteggiamenti diversi destano serissime preoccupazioni: troppi premi in Italia servono a dare visibilità a chi li organizza perdendo di vista l’obiettivo
principale per cui si mettono in piedi.
Che dirle di più ?
Io continuo a chiederli per lei, come è giusto che sia e mi assumo l'impegno di questo risultato.
Sarei onorata se volesse inviare a noi una copia del suo lavoro per ospitarlo all'interno del nostro Blog. Siamo frequentati, sà. C'è tanta gente perbene in giro.
Antonella Palmieri
28 febbraio 2009 10.47
Rudy e lei che dice? 1.000 euro...,un premio...mamma mia!
aiuto!
28 febbraio 2009 15.21
Eccomi, oggi vi seguo a distanza perchè c'ho da fare.
Il Fumus... ecco, il fumus della faccenda è da Milleunanotte, Oriente...Notti magiche, spezie, pro-fumi...promesse negate, attese tintinnio di euro. Manca solo Alì Babà: o ci sta?
28 febbraio 2009 15.39
Alibabbà? non mi hanno invitato...
28 febbraio 2009 15.43
Alì, ti hanno fatto una cattiva azione perchè i tuoi c'erano........
1 marzo 2009 14.03
L'Ordine degli Architetti di Genova organizza un dibattito su Architettura e Potere per il giorno 4 marzo.
A Napoli i martedì verdi?
Franco
2 marzo 2009 9.20
Gentile coordinamento,
vorrei aggiungere qualche riflessione personale in merito alla nota di Armando Minopoli sulla questione “Supesantos” e “Premio Ischia Corti d’Architettura”.
Premetto che con Armando e Pietrovaldo Delle Donne sono coautore del corto e insieme a loro ho condiviso stupore e perplessità nella sequenza degli eventi ben descritta nel commento.
Quello che non mi stupisce affatto è la mancanza di attenzione posta ai film premiati. Considerando il
fatto che pare ci sia stata un’accesa discussione in sede di giuria, mi sarei aspettato un minimo di dialogo che pure è scaturito in altri ambiti in cui il corto è stato visto. I temi ci sono e sono tanti: le periferie, quelle storiche e i quartieri di nuovo impianto che nonostante lo sforzo dei progettisti non realizzano civitas, la città storica che malgrado gli acciacchi e la trascuratezza ancora accoglie e permette un minimo di relazione umana, le nuove centralità rappresentate esclusivamente dai mall, da centri commerciali e direzionali nei quali si vaga alla ricerca di una dimensione urbana negata per regolamento di attuazione, le aree in trasformazione, dove il recupero e
lo sviluppo cedono il passo alla sequela di decisioni alterne ed alla dissipazione di interventi
urgenti e provvisori…
Forse si dice troppo ma il film è praticamente muto, girato in presa diretta, un breve dialogo tratto
da Giacomo Ricci pone l’accento sull’essere sradicati, sul non riconoscersi più negli spazi di vita, sulla paura di trovarsi di fronte al senso ultimo della condizione esistenziale, di sentirsi in conflitto permanente. E no, gli Architettinapoletani non parlano di queste cose che forse interessano solo i comuni cittadini o gli antropologi, le pubblicazioni patinate dell’ordine seguono il luccichio in passerella delle archistar o aspiranti tali e poco altro.
Pur continuando a pagare l’iscrizione, ho smesso di sfogliare il “Denaro” e ho inserito il mittente dei
milionari corsi di aggiornamento nella posta indesiderata.
Questi erano i contatti con il mio istituto di rappresentanza professionale.
Luciano Marini
2 marzo 2009 19.00
La periferia, gentile Luciano, è, come lei sa, dolente. Occorre parlarne solo quando si tenta di
riqualificarla e con gli scarsi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per il resto
l'emarginazione non è elegante nè patinabile. E' dura, sà di cibi a basso costo, di denti cariati,profumi falsi, di smalto sbeccato, di gente che parte la mattina e torna la sera più povera di prima, di premio mancato. Fà scena per una sera.
2 marzo 2009 20.52
tema irsuto e babelico caro coordinamento, tu lanci- Noi, come trasformatori del territorio, facciamo parte di un sistema con regole truccate e se il marchingegno diabolico non viene azzerato (esploda sansone con tutti i filistei!!!)n-o-n- n-e -u-s-c-i-a-m-o.
Tabula rasa,si, TABULA RASA!
p.s.(...io preferisco la guerra al solito andazzo e quindi se si organizzi una forma clamorosa di protesta io ci sto).
ho una sorella avvocato: direte voi non è una gran notizia. Non lo è però è utile; le ho chiesto di verificare alcuni bandi ed alcuni avvisi di formazione elenco professionisti alla luce di quanto prevede la legge( codice appalti).
Lei mi dice, con una certa veemenza, che molti di questi bandi e molti di questi avvisi non rispondono alla Legge; Per intenderci mi dice che sotto la sogia dei 20mila euro le procedure di affidamento messe in piedi sono in realtà non conformi; che sopra questa soglia va bene anche il max ribasso ma le offerte anomale devono essere tagliate, così come si fà con le imprese: mi dice inoltre che la legge prevede un criterio di Proporzionalità nella richiesta dei requisiti che non può essere interpretato a piacere e che l'autorità di vigilanza ha chiarito questi aspetti in alcune circolari. Si chiede e mi chiede perchè non insorgiamo contro le applicazioni errate della Legge che ogni giorno mangiano un pezzetto del nostro futuro professionale e del budget familiare.Io penso che abbia ragione ma, come dire, chiedo conforto.Perchè non apriamo un commento sugli articoli cruciali del codice appalti e verifichiamo insieme se lela legge(che già è quello che è) viene allegramente disattesa senza che nessuno se ne occupi?
Saluti e complimenti per il concorso Trevi che mi ha fatto ridere di gusto.
Grazie
mariella
Io so per certo che gli elenchi devono essere resi pubblici e consultabili da tutti e devono essere aggornabili con cadenza almeno semestrale. Già questa è una cosa che accade raramente.e non me lo ha detto l'uccellino.Coordinamento attivati!
Costruiamo una task-force.
Così non si può andare avanti. Ogni amministrazione fà come gli pare, richiama articoli della legge buoni per tutte le stagioni e procede.OH! le regole valgono per tutti.E non è possibile che tra poco scrivano anche se il progettista debba avere l'occhio azzurro o il membro d'oro.
Gianluca
Embè sapete che vi dico? a me chi non paga i premi mi fà schifo! Vergogna, vergogna, vergogna!
ma dove campate?
Anna
Il membro d'oro....e la Jolanda di platino.ma soprattutto un sac de cul per uscir dal cul de sac
Rudy
Ma nel decalogo del Prestinenza non c'è scritto che i Premi ai concorsi si devono dare?
Mi risulta presente anche lui nella "Magica cornice della Torre di Michelancelo"! o no?
CHI HA PRESO I SOLDI DI MINOPOLI E FRIENDS?
Propongo al coordinamento di aprire una rubrica:
I martiri di Pitecusa
con un bel monumento ai caduti
Lanciamo un concorso per il minumento ai Martiri di Pitecusa?
Ma chi ha vinto il Premio Ischia Corti d'Architettura?
e se non ha avuto ancora il premio perchè non va dall'avvocato?
Luca ti sei collegato da poco Eh! E vabbè meglio tardi che mai.
L'hanno vinto ma i mille euri non li hanno avuti e non si sa perchè?
ne sai qualche cosa'
Se hai informazioni precise dalle a Minopoli e friends
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