lunedì 10 ottobre 2011

Feste, Farina e…

Mi scusino i colleghi architetti ed amici che interverranno a questa manifestazione, io non ci sarò!

Ritengo che chiamare questo evento “Festa dell’Architettura” sia insopportabilmente ridicolo e pomposo; fossimo a Berlino oppure a Milano…!

Ma che abbiamo da FESTEGGIARE? L’abbandono completo di monumenti storici eccezionali, la distruzione di un territorio bellissimo e pregno di storia come pochi al mondo, l’inquinamento e l’avvelenamento delle nostre acque, la perdita di tutte le risorse agricole ed ambientali;

e non solo, non dimentichiamo le perle dell’architettura costruite in questi anni: il quartiere di Toiano, I CARRARMATI GIALLI E ROSA schierati di fronte alle CASE DEI PUFFI, dove si smercia la robba’ ed alle CASE PARCHEGGIO con strutture edilizie in setti di C.A. alla faccia della provvisorietà!

Poi c’hanno costruito la nuova Pozzuoli, città prefabbricata, dove ci sono le CASE delle MUTANDE e i 500 ALLOGGI, dove le piazze e gli edifici pubblici di “TENDENZA”, gusto dell’epoca, sono tutti abbandonati, mai funzionanti e fatiscenti.

La città storica e tutti i suoi ruderi conviveva in armonia circondata ed immersa in una corografica cornice che oggi intravvediamo a stento, in una felice campagna ed un mare che ispirava grandi viaggiatori e poeti di cui tutti conosciamo.

Ed oggi? L’antica acropoli del Rione Terra da 40 anni è stata negata ai cittadini; la mia generazione la conosce prima come una città fantasma (di sublime atmosfera Morrisiana) e poi un interminabile cantiere di Restauro. In effetti, tranne in occasione credo del Concorso di Restauro per il DUOMO, non so se c’è stato mai un dibattito pubblico o un sistema di informazione di tipo scientifico e/o culturale sulle tecniche di recupero, sulle scelte di Restauro adoperate specie per le parti di edilizia di interesse minore, sulle scoperte effettuate e sull’avanzamento dei lavori.

Intanto il resto dl territorio è stato regalato all’abusivismo e alla deregulation che ha preso un po’ tutti per la gola ed ognuno a fatto a modo suo, senza voler essere sospettosi o in malafede, o quando si è trattato di mettere in atto un sistematico meccanismo di saccheggio e speculazione, con il riciclaggio anche di denaro derivante da attività non proprio legali, effettuato in vari modi, quali ristrutturazione immobiliari post- bradisisma e un fiorire qua è là di locali, ristoranti e ristorantini etc….

Ecco l’altro tassello mancante, la Ricostruzione post- bradisisma. Ci sarebbero tante cose da dire a vario titolo sull’argomento.

Fermiamoci alla questione, per cosi dire, estetico culturale come professionisti o architetti, sappiamo che c’era la necessità di realizzare una grande e autentica operazione di restauro urbano, la quale poteva restituirci una modello città e di cittadinanza paragonabile alle splendide città storiche dell’Italia centrale (Toscana, Umbria) in un territorio dalle mille risorse.

Ed invece? Conosciamo da abitanti la realtà di tutti i giorni.

Ora se ne vengono con la “Festa dell’Architettura”, ma possiamo farci prendere in giro così?!

Una oligarchica Banda di Signorotti locali e di Mercenari, imparentati fra di loro in mille modi ed amici degli amici, che hanno da sempre succhiato da questa terra il suo sangue come vampiri dalla mentalità feudale, al fine solo dell’ arricchimento personale e del piacere per il potere, adesso vogliono coprire questa bieca operazione di speculazione edilizia , con l’arroganza di volersi mostrare come la moderna elite politica ed imprenditoriale, attraverso la pantomima della rappresentazione culturale e dei nomi importanti .

Sarà il segno dei tempi, sarà che la decadenza politica, culturale e morale ormai rappresenta lo Tzunami che devasta la nostra società e il nostro modo di vivere. Noi, in questo modo, non potremo mai essere interpreti della bellezza e della armonia che ha caratterizzato le opere degli antichi costruttori, degli artisti e degli architetti moderni.

Pietrovaldo Delle Donne

Nessun commento:





SUPERSANTOS, il corto vincitore del Premio Ischia Corti d'Architettura, in attesa ... del premio!


PREMIO IN PALIO: IL CACHISSO D'ORO

PREMIO IN PALIO: IL CACHISSO D'ORO