martedì 7 aprile 2009

Uè, ma la Colmata a che stà?

di Luciano Marini

Innanzitutto ci manca la voce di Aldo Commo che ogni giorno da queste colonne ci ripeteva questa domanda. Dopo la sua sparizione…il silenzio. Ma siamo fiduciosi, sentiremo presto parlare di lui.
Bagnoli: ricapitolando
Nel 1996 viene affidata la bonifica di Bagnoli alla Bagnoli SpA con una dotazione di 400 miliardi di lire. Dopo appena sei anni si constata che il suo bilancio è fallimentare: non ha bonificato le aree dimesse, non ha demolito i capannoni e non ha rimosso la colmata.



Nel 2002 la società viene sciolta senza che nessuno si sia premurato di dare conto pubblicamente di questi miliardi spesi per non fare nulla. Viene costituita la Bagnoli Futura di cui Casimiro Monti (già assessore dei Verdi) diviene Vice Presidente. Viene varato un nuovo piano che prevede la rimozione della colmata con una spesa di 80 milioni di euro.
Il 2002 e il 2003 se ne vanno nell'illusione di accaparrarsi la Coppa America di vela che invece va a Valencia.
Nessun problema. Rocco Papa, presidente di Bagnoli Futura, dichiara alla stampa (Repubblica 8.7.2006) che "la bonifica finirà nel 2011", venti anni dopo la chiusura dell'Ilva.
E siamo al 9 marzo 2007 quando l'ARPAC denuncia che "la bonifica è un fallimento, Bagnoli è inquinata al 90%". Nello stesso giorno si da la notizia che la colmata (definita nel 1996 dall’allora ministro dell'ambiente Edo Ronchi "una bomba ecologica") sarà portata a Piombino. Su Bagnoli Futura piovono pesanti critiche da tutte le parti e si evoca un suo commissariamento visti i costi scandalosi della bonifica che non hanno raffronti in Europa e nel mondo: 3 miliardi di lire per ettaro.
Il 24 febbraio 2009 si annuncia: Addio agli "studios" cinematografici e al porto canale. La Regione Campania si è ripresa i circa 20 milioni di euro destinati alla realizzazione dei «Napoli Studios» televisivi di Bagnoli, la Cinecittà napoletana. L'assessore al Turismo e a Beni culturali, Claudio Velardi, ha deciso di dirottare i fondi di competenza del suo assessorato su altri interventi «in grado - dice - di creare una reale ricaduta turistica sul territorio».
Sempre a febbraio il Tar boccia il Porto – Canale e tutto il Piano urbanistico esecutivo (Pue). Cuore del problema il porto canale sul quale la Soprintendenza ha espresso parere negativo. Questo, però, basta ai giudici amministrativi della prima sezione, per annullare la delibera del Consiglio comunale che ha approvato il Piano urbanistico esecutivo relativo all´ambito di Coroglio (la numero 40 del 2005) e quella che adotta il Pue (la delibera 240 del 2003).
Resta invece la colmata di materiali di risulta ex Italsider sulla linea di costa che sarà messa in sicurezza, cioè avvolta dal cemento, e spunta nuova edilizia per 225 mila metri cubi. La colmata, annuncia il vicesindaco, sarà la piazza per il Forum delle Culture 2013. Bagnoli anno zero. Tutto stravolto. Teatrino Bagnoli, recitano i giornali e Colmata Annunziata fa finalmente sentire la sua voce attraverso la penna di Mimmo Carratelli.

Marcia indietro
La colmata resta, gli Studios saranno rifinanziati. La giunta regionale della Campania il 7 di marzo, su proposta dell'assessore alle Attività produttive Andrea Cozzolino, approva la delibera di stanziamento per la realizzazione degli «Studios» nell'area di Bagnoli. Attraverso questo provvedimento, vengono messi a disposizione della società Bagnolifutura Spa 22,5 milioni di euro suddivisi in tre annualità, si legge in una nota, per riconvertire una parte del manufatto dell'ex Italsider in un polo multifunzionale a supporto delle attività delle imprese cinematografiche.
«Abbiamo messo a disposizione - afferma Cozzolino - le risorse necessarie per realizzare un progetto che anzitutto gli operatori del settore ritengono fondamentale per la crescita dell'industria cinematografica in Campania, in particolare per Napoli, una città che è essa stessa un grande set cinematografico a cielo aperto».
Si avverte inevitabilmente la mancanza di una visione generale, complessiva di tutto il waterfront napoletano. Da Vigliena a Baia, passando per la villa comunale e l’area ex Sofer a Pozzuoli. Una serie di interventi isolati non posso configurare un’area strategica e pregiata come sarebbe compito programmatico di una società civile attenta all’ambiente, alla salute, allo sviluppo, alla vivibilità.
Qualcuno però ha pensato “globalmente”. I Capitani della nautica napoletana hanno proposto porti turistici praticamente su tutta la costa, come se si preparasse un prossimo sbarco in Normandia di vacanzieri napoletani benestanti! Siamo seri, la diportistica va bene, va ascoltata ma non può prevalere su scelte urbanistiche condivise e soprattutto non può sostituirsi a chi ha compiti di pianificazione e di gestione.

Oggi come Oggi
Il comune, dopo il decreto concordato con il Ministero dell’Ambiente nel quale sono state adottate determinazioni conclusive, agirà su tre questioni:
a) gli esiti della caratterizzazione delle aree pubbliche dell’intero sito;
b) il progetto preliminare della rimozione della colmata e della bonifica dei fondali dell’area marino - costiera;
c) il progetto di bonifica con misure di sicurezza degli arenili a ovest del belvedere di Bagnoli.
Nel comunicato stampa della Giunta Comunale del 20/03/2009 si legge che solo “piccole porzioni di tali aree sono risultate inquinate con superamenti di legge e per quanto riguarda la falda con alcuni superamenti dei limiti per gli idrocarburi e i suoi derivati. Il Ministero dell’ambiente ha chiesto quindi l’adozione dei necessari provvedimenti di messa in sicurezza ed ha ordinato al Commissario di governo di redigere il progetto di bonifica”.
“Sulla vicenda della rimozione della colmata e della bonifica dei fondali, il Ministero ha ritenuto approvabile il progetto redatto per conto del Commissario di governo per le bonifiche, dal Provveditorato alle opere pubbliche della Campania.
Tale progetto prevede in sintesi:
la perimetrazione dei fondali marini da bonificare attraverso la costruzione di una barriera sottomarina (sette metri sotto il livello del mare) e la bonifica dei fondali marini, con il trasporto del materiale a Piombino;
la rimozione della colmata e del pontile sud, con trasporto del materiale a Piombino;
la ricostruzione della spiaggia per l’intero arco del golfo.
Per la realizzazione di quanto sopra, il cui costo è ben maggiore degli importi previsti dall’Accordo di programma Bagnoli-Piombino del 21 dicembre 2007, dovrà procedersi per stralci funzionali: il primo consiste nella costruzione della barriera sottomarina e nella bonifica dei fondali, da realizzarsi subito con i fondi già disponibili; il secondo relativo alla rimozione della colmata e alla ricostruzione della spiaggia, per la realizzazione del quale è necessario reperire le risorse necessarie stimate in circa 100milioni di euro.
Su tale terzo punto, quello riguardante gli arenili a ovest del belvedere di Bagnoli, il Ministero dell’ambiente ha chiesto un approfondimento istruttorio all’Arpac, all’Ispra e all’Istituto Superiore di Sanità.
Per l’esame delle questioni relative all’inquinamento delle aree pubbliche il Commissario di governo ha convocato una riunione con il Comune di Napoli, la Regione Campania, l’Asl Napoli 1, l’Arpac.
Nel corso della riunione, per un principio di massima precauzione, si è deciso che:
il Commissario di governo chiederà all’Istituto Superiore di Sanità apposita analisi di rischio sito specifica;
nel frattempo la Asl Napoli 1 verificherà l’eventuale necessità di adottare specifici provvedimenti di eventuale interdizione delle piccole aree inquinate collocate in strade o slarghi o aiuole spartitraffico;
il Comune a propria volta provvederà, in ogni caso, a mettere in sicurezza i tre punti specifici, dove sono stati rilevati inquinamenti della falda, probabilmente provocati da sversamenti abusivi o dalla presenza di residui di distributori di carburante dimessi e non da preesistenze industriali.
All’esito delle verifiche della Asl Napoli 1, che saranno condotte con ogni urgenza, qualora l’inquinamento rilevato dovesse presentare possibili conseguenze, verranno adottati i provvedimenti necessari.”
Questo il comunicato.
Appare confortante il ridimensionamento dei livelli di inquinamento riscontrati in alcune aree pubbliche, comprese le aiuole spartitraffico e della falda, ma appare preoccupante il silenzio sui dati ampiamente diffusi sulla presenza di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), in particolare nell’Area di Colmata a mare (per i dettagli guarda qui).
Si riparla di progetti preliminari, di analisi di rischio e monitoraggio, come se la problematica dell’inquinamento fosse ancora tutta da sviscerare.
Intanto a Bagnoli continuano a lievitare i prezzi degli immobili con la conseguente espulsione dei giovani e dei meno abbienti; sul lungomare flegreo è costante la paralisi del traffico e non osiamo immaginare cosa ci aspetta nei mesi estivi che sono alla porta. La miriade di localini aggrappati agli scogli e al costone tufaceo confermano la precarietà di un sistema economico che consuma risorse ambientali più che produrre ricchezza per la comunità.
Però, affacciandosi da discesa Coroglio si vede che alcuni cantieri vanno avanti e questo alimenta la speranza che questa volta gli interessi nascosti, i ritardi, le pastoie burocratiche, i processi di privatizzazione, non debbano prevalere sull’interesse pubblico e la riappropriazione collettiva.

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SUPERSANTOS, il corto vincitore del Premio Ischia Corti d'Architettura, in attesa ... del premio!


PREMIO IN PALIO: IL CACHISSO D'ORO

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